In molti utilizzano gli auricolari quando sono alla guida della propria auto: cosa dice la legge italiana in merito all’uso di questa tecnologia.
L’utilizzo degli auricolari durante la guida è una pratica molto diffusa e, nella maggior parte dei casi, è vista come innocua e necessaria al fine di rispondere alle telefonate urgenti, senza maneggiare lo smartphone. Tuttavia, è importante chiarire cosa prevede la legge italiana al riguardo e quali sono i rischi legati a tale abitudine, che – nei fatti – può compromettere la sicurezza stradale.
Si possono utilizzare gli auricolari alla guida? Cosa dice la legge italiana
Il Codice della Strada italiano, precisamente nell’articolo 173, vieta espressamente l’uso di apparecchi radiotelefonici durante la guida, se ciò comporta la necessità di utilizzare le mani.
Il comma 2 – in particolare – stabilisce che il conducente non può far uso alla guida di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie. Con tale disposizione, dunque, si punta a far mantenere al conducente entrambe le mani sempre sul volante, in modo da non distrarsi e mantenere concentrazione in fase di guida.

La stessa norma, però, consente l’uso di dispositivi che non richiedono l’uso delle mani, ad esempio i sistemi viva voce o gli auricolari a un solo orecchio, a condizione che non compromettano la capacità uditiva.
La Cassazione, con varie sentenze, ha chiarito che l’utilizzo di un auricolare singolo (non coprente entrambe le orecchie) può essere considerato lecito, purché non funga da ostacolo all’ascolto dei suoni ambientali che sono fondamentali al fine di praticare una guida sicura, sia per se stessi che per gli altri conducenti.
Gli importi delle multe comminate in tali casi
L’uso di entrambi gli auricolari, oltre a essere vietato, riduce la percezione dei segnali acustici provenienti dall’ambiente circostante – ad esempio, clacson, sirene e altri suoni utili a prevenire incidenti – compromettendo, di conseguenza, la prontezza di reazione del conducente.
Nel momento in cui le cuffie sono utilizzate in maniera non consentita, il conducente rischia una multa che può oscillare dai 160 € ai 646 euro. Inoltre, lo stesso può incorrere nella sospensione della patente nel caso di recidiva entro due anni.